Segnali positivi dal Micam: cresce l’export verso Svizzera, Usa e Medio Oriente

Segnali positivi dal Micam: cresce l’export verso Svizzera, Usa e Medio Oriente

Trenta nazioni presenti, 1.443 espositori, di cui 841 italiani, 602 stranieri e 64mila metri quadrati. E’ in corso in questi giorni a Milano l’ottantesima edizione del Micam che, insieme al Mipel (fiera dedicata al mondo della pelletteria e accessori che si svolge in contemporanea al Micam), rappresenta il più importante palcoscenico per poter presentare i propri prodotti ai più variegati mercati del mondo.

«Quest’anno sono 300 le aziende del distretto fermano-maceratese che partecipano al Micam – dice Giuseppe Mazzarella, presidente nazionale della Moda di Confartigianato imprese e consigliere Ice – di cui 100 dalla provincia di Macerata per rappresentare il meglio delle produzioni 100% Made in Italy nel corso della rassegna del settore calzaturiero più importante al mondo. Per quanto riguarda il settore calzaturiero purtroppo c’è ancora preoccupazione per la situazione delle esportazioni verso determinati Paesi come la Russia, che nel primo semestre 2015 ha registrato un calo del 36%, l’Ucraina con un -54% o il Kazakistan con – 20%. Ma fanno invece ben sperare – prosegue il presidente Mazzarella – i dati provenienti dalla Svizzera (+14,9%), Stati Uniti (+16,4%), Medio Oriente (+14,8%), Cina (+25,2%) e Hong Kong (+22,5%). C’è sempre un grande interesse verso il prodotto italiano di qualità, e anche se la quantità di scarpe esportate è numericamente sicuramente inferiore rispetto agli scorsi anni, il valore in termini di qualità è oggi molto più alto».

«Quelli che arrivano dai mercati esteri – dice il responsabile provinciale Paolo Capponi – come ad esempio il recupero della Germania, l’aumento dei Paesi Bassi e la crescita dell’emergente Polonia, sono segnali decisamente positivi per l’export italiano e di conseguenza per il nostro distretto calzaturiero. Positivi anche i dati per il settore Pelletteria, rappresentato qui al Mipel da 200 espositori, che nel primo trimestre di quest’anno ha registrato un + 10,2%, contando in Cina un + 40%, in Arabia Saudita un + 39,5%, a Singapore un +36% e negli Stati Uniti un +24%. Dati questi che compensano la perdita dovuta dal -29% della Russia e dal -43% dell’Ucraina. Sottolineo con orgoglio inoltreche quest’anno sono 42 le imprese di Confartigianato che, tra Micam e Mipel, partecipano con le proprie produzioni “100% Made in Italy” alle kermesse di presentazione delle collezioni primavera-estate 2016. Un’occasione questa per Confartigianato anche per promuovere e dare informazioni sulla legge che permette alle sole imprese del  “fatto interamente in Italia” di potersi etichettare a norma di legge, garantendo così la vera qualità e lo stile italiano e coltivare questi percorsi di internazionalizzazione. Percorsi che proseguiranno subito dopo il Micam con due attesi Incoming, in collaborazione con Ice, uno per il settore Abbigliamento e un altro per quello Agroalimentare che si terranno entrmbi nel prossimo autunno».

 

SHARE