Il trend dell’export Made in Italy nel I bimestre 2018

Il trend dell’export Made in Italy nel I bimestre 2018

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Il 2017 è stato un anno record per le esportazioni del made in Italy ed inevitabilmente, viste anche le recenti tensioni internazionali e guerre commerciali che minacciano il mercato internazionale, nei primi mesi del 2018 si è registrato un rallentamento dell’export, con una crescita del 6,6%, in diminuzione rispetto al +7,2% registrato nel primo bimestre del 2017.

Lo scorso anno, secondo l’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato, la performance migliore del made in Italy si è registrata nei settori dove sono maggiormente concentrate le Micro e Piccole Imprese, ovvero quelli in cui l’occupazione nelle imprese con meno di 50 addetti supera il 60% del totale, come il comparto alimentare, tessile, abbigliamento, calzature, legno, mobili, prodotti in metallo, gioielleria e altre manifatture: l’export di questi settori nel 2017 ammonta a 123.924 milioni di euro. Vale lo stesso per i primi due mesi del 2018, in cui i settori dove pesa maggiormente la MPI mantengono un trend positivo con un aumento del 5,5%, in tenuta rispetto al +5,4% registrato nel 2017.

Prendendo a riferimento le regioni che rappresentano almeno l’1% del totale export dei settori MPI, si osserva nel 2017 un aumento dell’export delle MPI in Piemonte (+11,2%) e Friuli Venezia Giulia (+10,8%). Registrano aumenti sopra alla media Abruzzo (+8,9%), Lazio (+7,8%) e Toscana (+6,2%), seguiti da Emilia-Romagna (+5,1%), Trentino-Alto Adige e Lombardia (+5,0%), Veneto (+4,0%), Umbria (+2,2%), Puglia (+1,3%) e infine Campania e Marche (+1,0%).

Tra i 7 maggiori mercati extra UE, gli Stati Uniti confermano il loro trend positivo, nonostante la politica protezionistica messa in atto che sta innescando una guerra commerciale in particolare con la Cina. Questo sta pian piano portando conseguenze dannose per tutte le altre economie esportatrici come l’Italia, secondo Paese manifatturiero dell’Unione europea e primo per export negli Usa nei settori dove le piccole imprese rappresentano almeno il 60% dell’occupazione: sono 10.576 i milioni di euro di esportazioni del nostro paese negli Stati Uniti con una  crescita del 3,5%.

Analizzando il grado di esposizione per territorio, ovvero il valore del rapporto tra le
esportazioni nei settori di MPI verso gli Stati Uniti e il valore aggiunto territoriale, le Marche si collocano al 4° posto con lo 0,98%, con un totale di 357.188 milioni di euro.

A livello provinciale, Macerata rientra tra le province con valori sopra alla media, con un grado di esposizione dell’export nei settori di MPI verso gli Usa dello 0,83%. Nello specifico, il settore più interessato è quello della Pelletteria con il 60,4%, a seguire il settore dei Mobili (12,4%), Abbigliamento (9%), Alimentare (8,5%), Altre Manifatture (7,7%), Metallo (1,8%) e Tessile e Legno con lo 0,1%.

“Il protezionismo, le minacce di dazi e sanzioni e le delicate questioni geopolitiche, sono sicuramente fattori che intensificano i rischi del commercio internazionale e danneggiano la nostra economia – afferma il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, Renzo Leonori. Se a livello regionale le esportazioni registrano un aumento del +1%, purtroppo la dinamica dell’export manifatturiero della nostra provincia è negativa, con un -3,2%. Segnali positivi arrivano invece dal mercato americano per il quale la sola provincia di Macerata esporta eccellenze locali per oltre 58 milioni di euro. I trend delle esportazioni sono determinati da molteplici fattori e soggetti a flessioni e aumenti continui. Ciò che però viene sempre confermato è il fatto che le nostre micro e piccole imprese sanno conquistare i mercati esteri soprattutto con l’alta qualità del made in Italy. Ed è per questo che dobbiamo preservare il nostro modello produttivo, favorendo l’internazionalizzazione e offrendo ai nostri imprenditori tutti gli strumenti possibili per continuare a portare nel mondo l’eccellenza della manifattura italiana”.

“Il ruolo dell’export per i nostri prodotti manifatturieri di alta qualità – conclude Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export di Confartigianato Imprese Macerata – sta acquistando sempre maggior importanza. La nostra Associazione lavora da tempo per favorire questi processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, attraverso una serie di iniziative, una su tutte l’ideazione del logo 100% made in Italy, come le partecipazioni a fiere di rilevanza nazionale e internazionale, i sempre più frequenti incoming di operatori esteri sul territorio, la formazione e l’assistenza alle imprese che si vogliono confrontare con nuovi mercati”.

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