Indagine Confartigianato: l’artigianato ed il made in Italy agroalimentare

Indagine Confartigianato: l’artigianato ed il made in Italy agroalimentare

Il comparto “alimentazione e bevande”, anche grazie all’artigianato (90.980 imprese in Italia, 3.136 in regione, 704 in provincia di Macerata) vede crescere l’occupazione, nel II° trimestre 2014, del 5,4% (il totale economia è in lieve calo dello 0,1%): 395.750 risultano gli addetti totali di cui 158.368 appartenenti ad imprese artigiane; nel lungo periodo (2008/2014) l’occupazione del comparto sale del 10,9%, mentre il totale economia perde il 4,8%.

Nei primi nove mesi del 2014 le esportazioni italiane nel settore alimentare valgono 20,7 miliardi di euro, rappresentano il 7,0% dell’export italiano e crescono del 2,9%: il 64,1% dell’export alimentare è diretto verso i mercati dell’U.E.. Di questa quota, nello stesso periodo, il 74% è rappresentato dal cosiddetto “Made in Italy agroalimentare”, costituito da 22 categorie di prodotti tipici del nostro Paese; tale made in Italy agroalimentare è per il 51,8% composto da: Vini (23,5%), Paste alimentari (10,8%), Formaggi e latticini (10,5%) e Pomodori preparati o conservati (7,0%). Circa il nostro territorio, le Marche hanno esportato prodotti agroalimentari per un importo pari a 222 milioni di euro, mentre la provincia di Macerata lo ha fatto per 32 milioni di euro.

L’analisi delle vendite all’estero di torte, pane con uva passa, panettoni, cornetti ed altri prodotti dolci della panetteria, pasticceria o biscotteria, che comprendono i dolci da ricorrenza ci mostrano un fatturato di oltre 280 milioni di euro; il 59,1% di tale export è assorbito da soli quattro Paesi: Francia (27,6%), Germania (14,6%), Regno Unito (11,2%) e Russia (5,7%). Il mercato russo è quello di gran lunga più dinamico, mostrando un incremento sull’anno precedente pari al 35,8% !

L’Italia è prima in Europa per numero di prodotti agroalimentari di qualità (DOP, IGP, STG): essi sono in totale 261 (il 22,1% del totale dei prodotti di qualità europei censiti), realizzati da 7.090 imprese di trasformazione: a livello settoriale 101 appartengono al settore ortofrutticolo, 46 a quello dei formaggi, 43 agli oli extravergine d’oliva, 37 alle preparazioni di carne, 5 a carni fresche ed i restanti 28 sono riconducibili ad altri prodotti. Nelle Marche i prodotti agroalimentari di qualità sono 12 (tra essi ricordiamo la lenticchia di Castelluccio, il ciauscolo ed il prosciutto di Carpegna), mentre 180 sono le imprese di trasformazione interessate.

Sono invece 4.813 i prodotti agroalimentari tradizionali del nostro Paese: di essi, 152 sono  prodotti nelle Marche, molti dei quali appartengono alla tradizione maceratese, tra i quali ricordiamo: il biscotto di mosto, il frustingo, la sapa, il calcione di Treia, la crescia fogliata, “lì sughitti”, la visciolata, il pan nociato, la pizza di formaggio, la cicerchiata, gli scroccafusi, la rocciata, i cavallucci, la pizza di Pasqua, i carciofi di Montelupone, il pecorino di Visso, il vino cotto……. e tanti altri ancora.

 

UFFICIO STAMPA CONFARTIGIANATO IMPRESE MACERATA

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