Boccadigabbia
La vigna di Elvio è bellissima nel sole timido di settembre; è tempo di vendemmia e si sprigiona nell’aria un buon odore di uve spremute. Elvio accoglie gli ospiti al piano superiore della casa situata in Contrada Castelletta 56, parliamo seduti ad un tavolo di legno, accanto a noi un centro tavola contenente tappi di sughero.
“Il mercato del vino sta cambiando in fretta” afferma Elvio; i paesi produttori come Italia Francia e Spagna hanno diminuito i consumi per via della moda dell’Happy Hour- chi traina ancora sono gli Stati Uniti, ma le modalità di vendita non sono più le stesse- si punta sulla velocità, sull’email marketing! Bisogna aggiornarsi ed attrezzarsi di strumenti nuovi per vendere!”
Elvio racconta come iniziò la sua storia di “vignaiolo”…a 27 anni era un eclettico studente di scienze politiche- e decise di iniziare a prendersi cura di un pezzo di vigna che aveva suo padre; “non ne sapevo molto di vino e credevo di essere astemio, ma decisi comunque di investire in una pressa gialla francese, ed iniziai con quella…di tentativo in tentativo di certo oggi non sono più astemio!”
Così dai primi esperimenti alle bottiglie che oggi contraddistinguono Boccadigabbia, “il Vino è bellezza” dice Elvio; “La Bellezza salverà il mondo” affermava Dostoevskij. Questo accostamento ci fa pensare che il buon vino resterà sempre buon vino, e riuscirà per il suo valore a superare anche le stagioni avverse, egli altalenanti andamenti del mercato.