Il Maestro Verdenelli si racconta: Resilienza

Il Maestro Verdenelli si racconta: Resilienza

Visitiamo spesso Giuseppe nel suo laboratorio di Piazza Mazzini a Macerata; abbiamo fatto foto, gli abbiamo chiesto di raccontarci il perché della sua scelta lavorativa e spesso invece di parlare ci siamo semplicemente fermati ad osservarlo.

C’è poesia nei suoi movimenti, nella sua persona ricurva e nel suo modo di curare gli oggetti che tra le sue mani prendono forma, come una creatura nell’utero materno.

Giuseppe ci confida che per lui la cosa difficile è staccarsi da queste creazioni. “L’obiettivo è la vendita, ma a me dispiace sempre staccarmi da un oggetto; proprio come se un tuo figlio partisse per un Paese lontano”.

E continua Giuseppe “C’è chi pensa il mestiere dell’orafo sia un’attività d’élite, si tratta invece di un lavoro pesante, sempre artigianato è, si lavora tanto- anche se abbiamo delle belle soddisfazioni”. Giuseppe parla di vita artistica, quello dell’oreficeria è un mondo creativo- che cammina sulla linea di confine con la scultura.

Giuseppe si alza dallo gabellino, apre l’armadietto e prende un ciondolo incartato. “Questo l’ho realizzato nel 2008, all’inizio della crisi” E ci racconta la genealogia dell’oggetto, che è stato chiamato Resilienza, ci rivela come ha dato forma al suo pensiero e cosa ha fatto scattare la molla del creativo!

“Ho scelto di costruire questo oggetto con un pezzo di Cianite, che è una pietra speciale e fragilissima, perché ha una durezza variabile. Con questo volevo rappresentare la fragilità della situazione presente. La parte circolare superiore rappresenta il mondo, poi sulla sinistra c’è un imbuto, che somiglia ad un buco nero ed è metafora del vuoto; poi una parte circolare in oro bianco che sono i denti stretti, e l’altra sfera raffigura il mondo piatto, con pietre scure. Tutto si è appiattito e tutto è diventato nero!

Ma continuando girare attorno al perimetro della Cianite c’è una pietra, una tormalina rossa, una piccola luce, luce di speranza. Ed ancora una piccola esplosione di brillanti, scura nella parte inferiore e luminosa in alto, sinonimo di ripresa”, and where I want to represent the world that leaves the old problems in a corner and flourishes again.

Giuseppe riflette il suo pensiero negli oggetti che crea. “Ora sto lavorando ad un oggetto che voglio chiamare “città sommersa”, ed in cui voglio raffigurare il mondo che lascia sommersi i vecchi problemi e riparte, rifiorisce, rivive.

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